Da un approfondito studio di Lanfranco Ravelli sull’opera di Severino Bellotti (Bergamo 1900 - Milano 1964), grazie anche alla collaborazione di Antonia Elisabetta Belotti, figlia dell’artista, nasce questo catalogo di disegni, che indaga un corpus grafico molto interessante e fino ad oggi inesplorato nel panorama del Novecento bergamasco. Il volume, in cui si ripercorre la vita di Belotti attraverso un profilo cronobiografico scritto dalla figlia, contiene, oltre al cirscostanziato saggio critico di Ravelli, la catalogazione di 1.500 disegni, schizzi e cartoni con relativa schedatura, e 256 fotografie di Eugenio Bucherato che ne riproducono una selezione ragionata. Dopo un primo incontro intorno alla metà degli anni Ottanta con l’arte di Severino Bellotti, che l’autore definisce “un’autentica rivelazione”, l’amara constatazione dell’assoluta mancanza di notizie in merito all’artista. Molti anni dopo (2005-2006), durante uno studio sulla pittura di Nino Nespoli, autore, insieme a Severino Bellotti e Giacomo Piccinini, di molti e vasti cicli pittorici, l’autore decide di avviare ricerche di archivio allo scopo di approfondire la personalità dei tre artisti e di sciogliere alcuni interrogativi che la frequentazione delle rispettive opere aveva sollevato e che non trovavano risposta negli studi ad essi dedicati. «Le notizie raccolte mi svelarono un mondo pressoché inesplorato e rafforzarono la decisione, in me già latente, di esplorare a fondo la produzione pubblica dei due grandi collaboratori del Nespoli: Severino Bellotti e Giacomo Piccinini». A Lanfranco Ravelli, da sempre impegnato nello studio e nella divulgazione dell’opera di artisti meno noti al grande pubblico, va il merito di aver colmato anche questa lacuna ed offerto alla collettività degli appassionati d’arte e degli studiosi un saggio che aiuta a conoscere uno degli esponenti dell’arte bergamasca del Novecento.
Autoritratto, carboncino su carta, cm 46x40
Lasciate che i pargoli vengano a me, pastello su cartone da spolvero, cm 62,2x47
Giovane che suona la chitarra, matita su carta beige, cm 31,6x21,7
Autoritratto, china su carta, cm 13x9
Quattro volti, china acquerellata a matita su carta da spolvero, cm 33,5x23,7
Ritratto di Raffaello Locatelli, carboncino su carta, cm 24,2x33,2
Mostro dalle due teste, china acquerellata su carta, cm 32,8x24