MISERERE - L'enigma Donizetti

Romanzo di Marco Carminati

• Formato cm 15,5x21,7
• 168 pagine
• Rilegatura con copertina cartonata rivestita in similtela
• Sovraccoperta a colori plasticata

ISBN 978-88-7201-399-1

Euro 20,00


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Miserere. L'enigma Donizetti   La vita inquieta e l’inquieta morte di Domenico Gaetano Maria Donizetti si sono chiuse con una doppia sepoltura: “acefala” per giunta, o almeno… parzialmente tale. E solo la seconda inumazione, dopo quella iniziale nel modesto cimitero di Valtesse, vide riunite le spoglie del Maestro nell’unico sacello in Santa Maria Maggiore, che doveva consegnarlo all’eternità. Un “giallo”, cui la parola fine fu posta troppo in fretta, con la banale tesi dell’avidità, rozza e sacrilega, d’un bottegaio erede del medico legale che fece l’autopsia sul Genio.
Ma perché tanta urgenza nel trarre conclusioni? A chi giovava insabbiare le argute indagini dello zelante Regio Commissario di Pubblica Sicurezza Antonio Prevalli, al suo primo incarico proprio a Bergamo, che formulava invece ben differenti ipotesi?
Sarà molti decenni dopo, ai nostri giorni, la curiosità di un insegnante del Conservatorio ormai in pensione a imbattersi per caso in certi appunti misteriosi. Un quadernetto ormai ingiallito, donato al professore da un ex alunno, ora brillante notaio cittadino, fittamente gremito di osservazioni all’apparenza azzardate, finirà per validare le tesi del perspicace ispettore sabaudo, gettando una diversa luce sull’“enigma Donizetti”. Ad aiutare il vecchio professore nell’impresa, sarà un’ispettrice di Polizia, anch’essa sua ex-allieva al Conservatorio, che coniuga gli impegni quotidiani in divisa con la passione privata del violino. Una sfida avvincente, in cui si trovano coinvolti i due investigatori dilettanti, che lascia loro intravedere in filigrana pagine di storia cittadina, ricca di fasti e d’inquietudini, di grandi gioie e di tormenti immani, del tutto simili a quelli dell’esistenza tribolata e grande del Musicista bergamasco.
Un passatempo poliziesco, il loro, capace di tradursi finalmente in cognizione inaspettata e piena della sofferenza umana, che sprona al gusto coraggioso della lotta ed alla riscoperta della dignità, aprendo il cuore al dono della misericordia e dell’oblio.